Il suo volto, sorridente ma al contempo immobile e severo, è quello di Astrea, la dea greca della giustizia, che sorregge la bilancia equinoziale, salita al cielo a ritrarsi fra le nubi, stomacata dall'ingiustizia degli uomini. L'Angelo alato dello zodiaco, che ricorda e sintetizza le funzioni di san Michele, ha il capo adorno di una corona di ferro, massiccia come il suo trono, che allude al rigore della legge. Nella mano destra impugna la spada a doppio taglio della fatalità, volta a ristabilire, con il premio o con la pena, l'equilibrio infranto; così come la bilancia, che sorregge con la sinistra, pesa e quantifica gli errori commessi. Da notare che il numero dell'arcano, l'otto, ovvero quattro per due, è il numero della stabilità e dell'eternità, ottenuta grazie al perfetto equilbrio degli opposti.